Riqualificazione Urbana


Riqualificazione dell’Ex-Farmacia e nuova piazza di Chions

 

2020/2021 – Chions (PN)
Studio di fattibilità per riqualificazione ex-farmacia e nuova piazza

 

 

Il Progetto riguarda una superficie di 2000 m2 che l’Amministrazione Comunale intende riqualificare per trasformarla nella nuova piazza del capoluogo. L’area è composta da un lotto sul quale insiste l’ex-farmacia del Comune di Chions, edificio di inizi ‘900, che necessita di restauro e adeguamento alle normative. Gli interventi comprendono il restauro della ex-farmacia tramite un ampliamento retrostante e la costruzione della nuova piazza sul lotto di proprietà comunale, nonchè il rifacimento della pavimentazione stradale compresa nell’area di progetto. 

 

Cenni storici ed inquadramento territoriale

 

 

L’entità territoriale del Comune di Chions risale agli inizi dell’Ottocento, passando dapprima attraverso l’occupazione Napoleonica per poi rinsaldarsi con l’amministrazione Austriaca. Il tessuto edilizio di Chions si compone prevalentemente di edifici in linea con la strada, edifici rurali e tenute padronali risalenti alla fine del XIX secolo. Nella prima metà del Novecento sorgono invece una serie di palazzine alto-borghesi, caratterizzate da sobri edifici con espliciti rimandi alla tradizione architettonica di fine Ottocento.

L’area di studio comprende l’Ex farmacia di Chions che si pone nella parte centrale del paese; si tratta di una casa padronale degli anni Trenta del ‘900 che univa la funzione di farmacia del paese con quella di residenza del farmacista. Il piano terra era dedicato all’attività professionale, mentre i restanti piani erano destinati alla famiglia del farmacista. L’edificio presenta numerosi elementi tipici dall’architettura padronale di fine Ottocento: la facciata, il numero di piani (tre) e le aperture. 

A seguito della procedura espropriativa per la riqualificazione del centro abitato della città (2012), l’edificio è stato acquisito dal Comune di Chions e rimane ad oggi inutilizzato. Nel caso specifico, l’area di progetto risulta interamente di proprietà comunale. Non si rende necessaria pertanto alcuna espropriazione per pubblica utilità. 

 

Analisi dell’edificio 

 

L’ex farmacia di Chions, pur essendo abbandonata da ormai metà degli anni ‘60, si presenta in discrete condizioni. La struttura in muratura portante non riporta particolare criticità, così come i solai recentemente riconsolidati. Anche la copertura si presenta in buone condizioni, con un recente intervento di consolidamento per mezzo di cordolo perimetrale in cemento armato. Non sono visibili segni di infiltrazioni d’acqua dalla copertura, ma solo dai serramenti che, ove presenti, sono in pessime condizioni.

 

 

Tutte le forometrie risultano chiuse dagli scuri originali o tamponate con pannelli di legno all’interno. L’unica parte che presenta un degrado evidente è l’annesso al volume sporgente del focolare, la cui copertura versa in pessime condizioni. Tutti i solai sono controsoffittati, tranne la copertura che è a vista. Le finiture interne sono in cattive condizioni, con muffe e sfogliamenti presenti in diversi punti. Il piano terra presenta una pavimentazione in seminato di una certa qualità, il cui mantenimento però risulta complesso, dovendo necessariamente prevedere il vuoto sanitario e l’isolamento termico. Gli impianti elettrici e di riscaldamento sono in pessimo stato.

 

Alternative di progetto e planimetrie

 

Si è scelto di disegnare questo nuovo spazio attraverso una serie di strategie diverse, volte a rispondere alle istanze poste dal contesto e a costruire un luogo complesso fatto di ambiti. Come una casa composta di stanze, la nuova piazza di Chions si compone di vari luoghi, ognuno in collegamento con l’altro e ognuno dotato di identità diverse.

 

 

  • La piazza principale (A) parte dalla facciata della ex-farmacia e arriva sino al percorso pedonale che conduce al cortile della scuola. Si ipotizza anche di poter comprendere il passaggio di via Roma che, assumendo un leggero salto di quota, porterebbe le auto sul piano dei pedoni, rendendo sensibile questo passaggio e causando un naturale rallentamento delle auto. La piazza è definita in maniera precisa nei lati lunghi dal sistema delle pensiline. A nord-est incontra la facciata principale della ex-farmacia, attorno alla quale lo spazio scorre verso altri ambiti;
  • A sinistra della ex-farmacia si disegna un primo ambito (B) che accoglie gli stalli per le bici ed un piccolo giardino ricavato dal diradamento della pavimentazione sul quale affaccia il vano impianti, rivestito con le stesse pannellature metalliche delle pensiline, così da risultare armonizzato nel disegno ed invisibile dalla piazza;
  • A destra della ex-farmacia la piazza prosegue raccogliendosi in un secondo ambito più contenuto (C), caratterizzato dal corpo sporgente del vecchio focolare, per poi allargarsi nuovamente in una piccola piazzetta sul retro, definita dai volumi dell’ampliamento (D), dal muro di confine rivestito di rampicanti e da un piccolo boschetto sotto il quale la pavimentazione sfuma;
  • Le lunghe pensiline attrezzano la piazza e sono pensate per poter ospitare varie attività, dal semplice ripararsi dal sole o dalla pioggia, al sedersi nelle lunghe panchine, al mercato, ad eventi come ad esempio la commemorazione annuale legata al monumento ai caduti di guerra. Il retro della pensiline è rivestito in pannellature di lamiera forata che, poste di fronte al sistema di rampicanti che corre nel confine, formano una quinta che cambia sempre di colore e luce muovendosi all’interno della piazza. 

 

Ristrutturazione ed Ampliamento Ex-Farmacia

 

Il restauro della ex-farmacia consentirà di ospitare al suo interno due stanze dedicate ai servizi sociali (PT), la nuova biblioteca comunale (PT+P1) e la mediateca (P2). L’ampliamento si rende necessario per evitare di occupare gli spazi interni con servizi igienici, scale e ascensore, che porterebbero ad una forte diminuzione della superficie utilizzabile. L’ampliamento è concepito come un edificio a chiostro circolare ad un piano, dal quale dipartono i volumi cilindrici dei bagni, ascensore e scale di diverse altezze, a costruire una composizione scultorea che arricchisce lo spazio pubblico esterno senza cercare falsi mimetismi con l’edificio esistente. 

 

 

L’edificio a chiostro, non climatizzato, può avere una conformazione chiusa o aperta: 

  • Conformazione chiusa: si comporta come il “cortile” della biblioteca, un luogo dove recarsi per leggere, per prendere una boccata d’aria, per seguire qualche attività (corsi, workshop, punti verdi, etc) durante la bella stagione;
  • Conformazione aperta: la lunga partizione che lo separa dalla piazza si apre creando continuità con la piazzetta esterna, che può così ospitare varie attività (conferenze, cinema, concerti) sfruttando la copertura offerta dal chiostro.