Ex Consorzio Agrario


Lavori di Riqualificazione Urbana Ex Consorzio Agrario 

 

2020/in progress – Rivignano – Teor  (UD)
Riqualificazione

RTP: Corde Architetti Associati, Stradivarie Architetti Associati

 

 

Inquadramento territoriale 

 

Rivignano Teor è un comune di circa 6.200 abitanti istituito nel 2014 dalla fusione dei comuni di Rivignano e Teor, il capoluogo si trova nel centro di Rivignano.

Il nuovo comune si colloca in prossimità di uno dei più significativi ambiti forestali del fiume Stella, la cui riserva naturale è un microcosmo eccezionale unico in tutto il Friuli Venezia Giulia. A breve distanza c’è Teor, paese di epoca romana, dove è stato messo in luce un vasto complesso archeologico.

Nel corso del tempo le aree fabbricabili vengono colmate, le opere di urbanizzazione si estendono, le esigenze della popolazione maturano e diventano sempre più mutevoli. In questo contesto trova posto l’ex Consorzio Agrario, situato a pochi metri dal centro storico di Rivignano.

Ad oggi, l’area di progetto risulta un luogo abbandonato e degradato, ma ricco di potenzialità per le generazioni a venire. L’obiettivo generale è soddisfare le esigenze comunitarie recuperando il patrimonio edilizio e ottimizzando l’uso di urbanizzazioni esistenti o prevedibili.

 

 

Planimetria dello stato di fatto | Analisi di conservazione dei luoghi 

 

Il sito di intervento non è unitario, ma si compone di differenti proprietà: case abbandonate con giardino sui lati est e nord, ed una porzione dell’ex Consorzio Agrario di Rivignano, attualmente dismesso da diversi anni.

 

 

 

Analisi delle strategie generali di progetto | La soluzione progettuale

 

La piazza storica di Rivignano verrà collegata all’area di progetto, ampliandone così le capacità e le attività che il centro storico potrà offrire. L’area, in termini dimensionali, è quasi un quarto dell’intero centro storico di Rivignano; la zona si pone dunque come nuovo centro polifunzionale, connesso al centro attraverso via Dante. Per quanto riguarda il collegamento con il polo scolastico e via Carducci, il lotto diventerà baricentrico nelle attività del paese, trasformandosi da lotto intercluso a lotto centrale.

Data l’estensione dell’area, vi è la necessità di suddividere l’intervento in 3 fasi:

  • fase 1 realizzazione ambito del parco e del parcheggio;
  • fase 2 parcheggio retrostante;
  • fase 3 riqualificazione dell’ex consorzio.

 

Tale necessità è data anche dalla disponibilità attuale delle risorse economiche dell’amministrazione, che non consentono di intervenire sull’intera area.

 

 

 

Planimetria di progetto | Fase 1

 

L’area riferita alla fase 1 ha un’estensione di circa 9060 mq. Si prevede la demolizione di tutti i fabbricati attualmente presenti nell’area ad eccezione della serra (13) presente sul confine nord dell’ambito di intervento che viene conservata ed ai silos (9), con il duplice fine di preservare l’elemento distintivo dell’area e quello di caratterizzare il parco mediante i due landmark.

Il progetto prevede l’inserimento di un filare di alberi (1) lungo l’attuale percorso ciclopedonale, il prolungamento del parcheggio (2), il prolungamento dell’attuale percorso ciclopedonale (7), la radura per il gioco (3) che funge da foyer d’ingresso all’area d’intervento, configurandosi come un prato caratterizzato da un movimento terra-sculture geometrico. L’area verde è volutamente priva di attrezzature o alberature; è previsto l’inserimento di binderi in calcestruzzo con il fine di dare indicazioni sui limiti di alcune aree che possono essere utilizzate come campi da gioco. Al termine del nuovo parcheggio è prevista un’area verde con filari sfalsati (4) che possa fungere da filtro tra parco ed automobili.

Il progetto prevede la realizzazione di una piazza dell’acqua (5) caratterizzata da una fontana scultorea che capterà una fonte già presente nell’area di progetto. La configurazione dell’area asfaltata prevede l’inserimento di grafiche e testi al suolo. Il piazzale (10) così creato può ospitare tutte quelle attività che richiedono spazi ampi ed impermeabili, oltre a poter ospitare le giostre che, durante il periodo delle feste, occupano l’area delle aiuole.

Il progetto degli spazi aperti prevede la realizzazione di un giardino urbano (6) sul quale piantumare filari di alberi ed aiuole; questo nuovo spazio, rigido ed essenziale nelle sue forme, si relaziona per contrasto con il bosco naturale (11) in cui verranno piantate essenze arboree tipiche dei paesaggi naturali della bassa friulana, con l’inserimento di rilevati che, assieme agli alberi, costituiscono una schermatura verso i lotti confinanti.

A conclusione della fase 1 si prevede la realizzazione di un giardino labirinto (8) mediante un perimetro di alberature a definire il confine e con l’inserimento di siepi per creare il dedalo che ha per centro i due silos (9). 

 

 

Planimetria di progetto | Fase 2

La fase 2, suddivisa in due aree, ha complessivamente un’estensione di circa 3809 mq. L’intervento prevede il prolungamento del bosco naturale (11) presente nella fase 1, la sistemazione dell’area a parcheggio (2), il prolungamento del tratto ciclopedonale (7) su via Dante e la messa in sicurezza dell’edificio preesistente (12).

 

Planimetria di progetto e posizionamento delle giostre | Fase 3

 

La fase 3 prevede la scelta di mantenere gli edifici 1 e 2, svuotandoli di tutte le partizioni non strutturali e trasformandoli in una vasta tettoia, che va ad attrezzare il parco circostante con uno spazio coperto multifunzionale da utilizzare per il mercato, per la festa dei Santi e per ogni altra attività della vita cittadina.

Per l’edificio 3 si prevede il lievo della copertura e la posa di una nuova (in toto o in parte), la messa in sicurezza delle partizioni verticali e la sua trasformazione in sala espositiva/spazio polifunzionale strettamente connessa agli interventi di rinaturalizzazione che lo circondano: un luogo singolare dove natura, arte e storia convivono, un edificio a bassissimo costo di manutenzione, che però lascia il campo aperto a futuri interventi.

Per tutti gli edifici si prevede un intervento di ridipintura interna ed esterna delle pareti ed eventualmente macrografica, volto a trasformarli in landmark non solo per il parco circostante, ma per l’intero comune. La reale fattibilità di tali interventi deve essere supportata dalla necessaria valutazione sismica, accompagnata dal conseguente progetto strutturale. 

 

 

Analisi degli interventi sugli edifici 

 

Per costruire un edificio serve energia per concepirlo, per progettarlo e realizzarlo, per utilizzarlo e mantenerlo. Tutta questa energia porta alla costruzione di un patrimonio sia immobiliare che di memorie. Pertanto, è da questo punto di vista che si muove l’approccio per individuare quali interventi di recupero mettere in campo nei confronti degli edifici dell’ex Consorzio Agrario.

Si possono sintetizzare 3 strategie d’intervento, a fronte di un’analisi costi/benefici: 

  1. la demolizione;
  2. il recupero/ristrutturazione volto a portare subito l’edificio a nuovo uso;
  3. interventi mirati volti a prolungare la vita utile dell’edificio, passando attraverso fasi d’uso anche molto diversificate nel tempo. 

 

Interventi necessari: 

  • messa in sicurezza degli edifici, sostituzione delle coperture da bonificare e rimozione delle superfetazioni esistenti. Rimozione dei vecchi serramenti ed inserimento di tamponature realizzate con pannellature in legno;
  • demolizione della platea rialzata; 
  • verifica strutturale e messa in sicurezza dei silos a cui segue la loro sverniciatura e ridipintura.

 

Interventi migliorativi:

  • ripristino e ridipintura esterna di una fascia perimetrale di altezza 3 metri, portando l’attacco a terra, ovvero la quota che le persone vivono direttamente, ad una situazione quasi finita. Sulle principali finestre l’inserimento di pannelli grafici raffiguranti il Comune di Rivignano ed il suo territorio;
  • costruzione di nuova scala autoportante di accesso ai silos (da valutarne la fattibilità in seguito a verifica strutturale).