Elderpolis


Anali­si del sistema delle strutture residenziali per anziani del Comune di Pordenone

 

2018 – Pordenone (PN)
Studio di fattibilità

 

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La finalità primaria di questo studio è l’anali­si del sistema delle strutture residenziali per anziani del Comune di Pordenone, con l’obiettivo di individuare gli scenari per una sua possibile riconfigurazione volta a risol­vere una serie di criticità che rischiano di mettere in crisi l’intero sistema.

Il tema della residenzialità per gli anziani è inserito all’interno di un quadro più genera­le, che pone al centro i temi dell’invecchia­mento della popolazione e la diminuzione della natalità: una politica, se vuole essere lungimirante, non può prescindere da questi due temi che già incidono nel tessuto sociale (anche se inspiegabilmente poco affrontati da tutti i media) e che nel giro di pochi anni rischiano di trasformarsi in un’emergenza.

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Da un punto di vista generale in Europa è riscontrabile un andamento che lavora su due fronti: la riduzione delle case di riposo (sia in termini di dimensione che di quantità) e l’implementazione di forme di assistenza diffusa che promuovono il mantenimento dell’anziano nella sua abitazione o in piccole strutture dedicate.

 

Queste ultime appaiono come la risposta più coerente al provato e comprensibile desiderio degli anziani per strutture residenziali aggregate, in grado di meglio rispondere ai problemi della solitudine e dell’assistenza.

È evidente infatti che la tipologia della Residenza Socio-Assistenziale (RSA) non può essere eliminata, ma come riportato dalle linee guida della SIGG, “la risposta non può essere quindi solo: più anziani con più bisogni = più RSA, quanto: più anziani con più bisogni = RSA migliori”: una casa della comunità, un luogo aperto e non di segregazione, dove l’anziano bisognoso non si senta recluso ma protetto.

Le aree di lavoro dello Studio di Fattibilità e anali­si del sistema delle strutture residenziali per anziani sono sei:

 

• valutazione di massima della fattibilità di adeguamento della Casa Serena alle normative vigenti;
• valutazione di massima della fattibilità di modifica e eventuale ampliamento delle caratteristiche ricettive del Centro Socia­le di Torre;
• valutazione di massima della fattibilità di parziale trasformazione della Casa Umberto I° da residenza per anziani non autosufficienti a residenza per anziani autosufficienti;
• valutazione di massima per la costruzio­ne di una nuova residenza per anziani da 120 posti di secondo/terzo livello nel sito di Villanova e di Porcia;
• ipotesi di riconversione della Caserma Mittica con particolare riferimento al tema delle strutture residenziali per an­ziani, con un approfondimento dedicato

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Centro Sociale di Torre

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Casa Serena

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Casa Umberto I°

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Caserma Mittica

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sito di Porcia

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sito di Villanova

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Analisi dei singoli casi delle residenze per anziani esistenti

Dalla prima fase di analisi e costruzione di ipotetici scenari, lo studio procede analizzando i singoli casi delle strutture esistenti, esaminandone il contesto con le proprie potenzialità e criticità e valutandone la trasformazione, la dismissione o la nuova edificazione, in relazione alle mutate esigenze nella gestione delle residenze per anziani.

 

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Ripen­samento della tipologia RSA e nuove forme di gestione e assi­stenza agli anziani

Da un lato c’è un lavoro di ripen­samento della tipologia RSA, cosa già in atto come dimostrano sia l’attuale normativa regionale, attenta non solo alle prestazioni ma anche alla qualità degli spazi, sia i più recenti indirizzi progettuali in materia; dall’altro ci sono forme di gestione e assi­stenza, esistenti o da sviluppare, che devono essere messe in campo per rispondere ai nuovi bisogni che una fascia di popolazione sempre più ampia già esprime: luoghi ca­paci di promuovere quanto possibile l’auto­gestione e l’inclusione sociale, evitando che intere fasce di popolazione ancora attiva e capace si trovi esclusa dalle attività della vita quotidiana.

Questa fase dello studio non presenta volutamente risposte dal punto di vista formale, ma si è scelto piuttosto di rielaborare i risultati della fase di analisi in quelle che abbiamo deciso di definire strategie: uno strumento di discussione e confronto per la pubblica amministrazione, delle linee guida flessibili utili per operare in vista di un possibile sviluppo futuro.

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