Mar e Tiaris
Rivitalizzazione del patrimonio architettonico dell’entroterra di Grado
2021/2022 – Fossalon, Comune di Grado (GO)
Intervento di recupero, strategia Mar e Tiaris
RTP: Corde Architetti Associati, Studio 3P Associati
Concorso
1° classificato
L’intervento di recupero dell’area di Fossalon del Comune di Grado si inserisce all’interno di una strategia denominata “Mar e Tiaris” che si inquadra nel P.S.R. 2014-2020 FRIULI VENEZIA GIULIA.
La strategia di Cooperazione per lo sviluppo territoriale “Mar e Tiaris” promuove il turismo rurale slow attraverso:
- il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta turistica di Grado verso l’entroterra, valorizzando il patrimonio rurale ed enogastronomico locale;
- la creazione e la promozione di itinerari turistici esperienziali e sostenibili, con connessione in rete di operatori e spazi pubblici per incrementare il sistema di accoglienza diffusa;
- la valorizzazione delle tipicità e vocazioni produttive, delle risorse ambientali, culturali, archeologiche e paesaggistiche.
© Dott. Paolo De Clara, Comune di Grado
I Sindaci dei 10 Comuni puntano alla sensibilizzazione di cittadini e turisti verso la mobilità lenta, lo sviluppo sostenibile e la conoscenza di buone pratiche (riduzione spreco, percorsi salute, cibo sano) che portino ad un migliore stile di vita in un contesto che coinvolge 4 sistemi connessi tra loro:
1. ricettivo/ristorativo;
2. agricolo/produttivo;
3. ambientale/sociale;
4. storico/artistico/culturale.
L’interrelazione tra capitale territoriale e sinergie di cooperazione tra soggetti pubblici e privati permette di porre le basi per avviare una promozione ed una valorizzazione dei luoghi, con una visione sostenibile coordinata e condivisa.
Analisi dell’area
L’area di studio si trova nell’entroterra ma è parte del comune di Grado la frazione di Fossalon, una fertile area agricola ricavata con una bonifica nella prima metà del XX secolo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale questa vasta area, assieme a Punta Sdoba, rimane semi-isolata da Grado, finché la spinta economico-turistica del goriziano e del monfalconese porta alla costruzione di un ponte sul canale del Primero.
L’area è un quadro della laguna di Grado che accoglie due Riserve Naturali che ne custodiscono la biodiversità. La Riserva della Val Cavanata, una delle valli da pesca più ampie della zona e la Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo, con l’area del Caneo e l’Isola della Cona. Entrambe le Riserve, visitabili tutto l’anno, sono attrezzate per escursioni a piedi o in bicicletta e offrono la possibilità di partecipare a laboratori didattici e visite guidate; presso l’Isola della Cona è anche possibile effettuare escursioni in sella ai bianchi cavalli Camargue.
All’interno del quadro esigenziale dell’area di Fossalon si prevede, mediante il recupero dell’edificio, di insediare uno dei centri polifunzionali a supporto della strategia gestito da una cooperativa sociale; la collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario di Gradisca d’Isonzo e l’Istituto Alberghiero di Grado, sarà indispensabile per far sì che questo luogo diventi un laboratorio di trasformazione dei prodotti, di ricerca di nuovi processi e di formazione.
Lotto Villa Dominicale: descrizione dell’intervento
La particolarità del sito di Fossalon è di essere un luogo antropizzato sito all’interno di un’area di grande valenza paesaggistica ed ambientale, configurandosi come un giardino all’interno del paesaggio agricolo dell’entroterra Gradese.
L’orizzonte di tutto il progetto è segnato dal concetto della flessibilità ovvero, la capacità dell’edificio di adattarsi alle esigenze che i vari utilizzatori avranno all’interno dell’area. Grazie alla foresteria, l’area di Fossalon accoglierà ospiti fissi intesi come studenti della scuola Agraria, ma anche turisti o visitatori saltuari legati al turismo o alle iniziative programmate nel sito in questione. La sistemazione della Villa seguirà questi principi e gli spazi potranno essere organizzati secondo le esigenze.
La Villa Dominicale è ospitata in un giardino contenente un edificio accessorio ad un piano, oggetto d’intervento specifico. La costruzione è sopraelevata dal terreno di circa 70cm, realizzata con muri portanti e solai in laterizio, tetto in legno con manto in coppi e serramenti in legno. Internamente lo spazio è tripartito con vano centrale ospitante le rampe di scale e, al centro, uno spazio distributivo. L’abitazione si presenta in discreto stato di conservazione.
L’edificio si colloca in forma baricentrica del lotto e si configura con una copertura a falde di 13x13m totalmente demolita e ricostruita in travi portanti di legno, con copertura in lamiera grecata. Si tratta di un immobile esistente distribuito su tre livelli, ben finestrato e con una distribuzione interna tripartita, corridoio centrale ed ambienti serviti ai lati. Si prevede la sostituzione di tutti i serramenti esistenti con nuovi serramenti apribili a cerniera e l’installazione di scuri in metallo a filo esterno, creando così una continuità con la parete esterna.
L’edificio sarà completamente isolato con il metodo “cappotto esterno” in EPS e, successivamente, intonacato. Si prevedono demolizioni interne per formare i nuovi bagni e la successiva ricostruzione in cartongesso. Verranno anche realizzate le nuove colonne di scarico e relativi sfiati. L’attuale spazio di ingresso alla Villa viene resa una stanza aperta coperta, mentre il parapetto della terrazza al piano superiore viene innalzato in modo da non creare discontinuità tra i prospetti.
Lotto Padiglione: descrizione dell’intervento
Oltre alla Villa Dominicale, all’interno del lotto è presente un edificio accessorio ad un piano, attualmente in stato di abbandono, che non da possibilità economiche di recupero. Il progetto prevede la sua demolizione e ricostruzione. Il nuovo padiglione avrà una destinazione a laboratorio/magazzino, potrà ospitare iniziative ma anche essere usato come ricovero (di piante ed attrezzature).
La dotazione impiantistica sarà base, con i blocchi bagni accessibili dall’esterno ed i lavatoi. Lo spazio interno, protetto da portoni scorrevoli, sarà libero da impedimenti all’insegna della grande flessibilità. La struttura sarà mista in cemento armato con struttura portante in acciaio e copertura in lamiera aggraffata, una delle falde ospiterà i moduli fotovoltaici a servizio di tutto il progetto.